Umbria, Paola Berlenghini (Fiaip) sullo smart working: "Contratto residenziale sempre più richiesto"

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Articolo 13 dicembre 2023

L'Umbria diventa la nuova casa dei lavoratori stranieri in smart working. Sono sempre di più i cittadini provenienti da altri paesi a prendere in affitto un immobile all'interno della regione. Un fenomeno evidenziato da Paola Berlenghini, delegata per il turismo immobiliare per Fiaip Umbria, (la federazione italiana agenti immobiliari professionali), che ha confermato "un cambiamento negli sviluppi del mercato. Se nel passato gli stranieri, soprattutto provenienti dagli Stati Uniti, decidevano di entrare all'interno della regione comprando un immobile, ora si dedicano alla firma di un contratto residenziale. Che sia di 3, 6 o 12 mesi non ha importanza ? conclude ? questa particolare fetta di torta di clienti è sempre più grande". Una locazione che aiuta a sviluppare il concetto di uno smart working (o lavoro agile se si preferisce in italiano) sostenibile, con i lavoratori che fuggono dalle grandi metropoli per trovare una vita più salutare. Come afferma la stessa Berlenghini, "a fare la differenza è ovviamente la qualità del nostro cibo, l'ottima cultura e dei prezzi molto più vantaggiosi rispetto ad altre regioni, come può essere la Toscana". La locazione degli immobili restaura così l'apprezzamento dei borghi e dei piccoli comuni. Come del resto aiuta i cittadini a risparmiare in vari settori. In primis sui tassi di interesse, arrivati a un livello tale che, come evidenziato da Istat, hanno fatto crollare del 20% il mercato dei mutui. Questo significa che non ci sono compravendite, di conseguenza niente nuovi acquisti. Per non parlare dell'inflazione, ancora pesante in Umbria, arrivata a un +2.4%, più alta rispetto al livello nazionale, fermo a +1.7%. Con la spesa della vita che sale, sono sempre più i cittadini che decidono di puntare sulle locazioni. Ad affermarlo nuovamente Berlenghini, che conferma l'andamento che "segue la linea nazionale e internazionale. In Italia si conta circa il 7% della popolazione che decide di rinunciare all'acquisto, spostandosi sul mercato degli affitti".

 

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